Ridimensionamento.

E siamo a due partite e due sconfitte in questo 14° VentaClub. Questo non deve assolutamente far parlare di crisi, ma certo l'AC Mellina era partita con ben altre aspettative ed ora dovrà necessariamente fare un bell'esame di coscienza e darsi una decisa ridimensionata ed una grande iniezione di umiltà. La partita è stata molto combattutta per tutta la sua durata. Si sono affrontate due squadre molto attente alla fase difensiva e abili a chiudere gli spazi. I rosanero hanno tirato in porta con più frequenza; gli Extreme Milano hanno però concluso meglio creando più pericoli. Questa insomma la sintesi della partita. Nonostante il possesso palla sia stato certamente a favore dellAC Mellina, gli avversari sono sempre stati attentissimi a non lasciare spazi concedendo solo qualche tiro da fuori o da difficile posizione. Mentre gli Extreme le poche volte che sono arrivate al tiro lo hanno fatto con molta più efficacia costruendo un tiro salvato sulla linea di porta da Cerioli e, con un veloce contropiede, aiutato da una leggera dormita dalla difesa rosanero, si sono portati in vantaggio a un minuto dalla fine del primo tempo. Nel secondo tempo il copione non è cambiato: l'AC Mellina ha dimostrato una sterilità offensiva che deve decisamente far riflettere ed ha fatto molta fatica a creare veri e propri pericoli. Nel frattempo la partita comincia a farsi nervosa a causa di un paio di dubbie decisioni arbitrali. Ma quattro minuti dalla fine, sugli sviluppi di un corner, Massei cade in area e per l'arbitro è rigore, nonostante le proteste dei blu. Bianchi si prende la responsabilità di un tiro così pesante e non sbaglia, battendo il portiere sull'angolino basso alla sua sinistra. A questo punto sembra che l'AC Mellina sia riuscita a raggiungere un pareggio inaspettato, data la scarsa produzione sottoporta. Pensiero sbagliatissimo! Perchè due minuti dopo il pareggio, forse per un senso di appagamento, forse per uno degli ormai troppo frequenti cali di tensione della squadra, gli Extreme Milano trovano il gol-vittoria. Resta tanta rabbia e un forte amaro in bocca. Ma ora è finito il tempo delle scuse e delle sconfitte "positive" che fanno crescere. La classifica parla chiaro: due partite e zero punti. Ora dobbiamo solo farci un esame di coscienza, capire i nostri errori, risolverli e... Vincere!